Donazioni, sconti sui prodotti in scadenza ed etichette intelligenti per combattere lo spreco
Il tempo stringe: secondo l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, entro cinque anni lo spreco alimentare globale dovrà essere ridotto della metà. Tuttavia, il 2024 ha segnato un netto peggioramento della situazione in Italia, con un aumento del cibo sprecato del 45,6%. Secondo i dati di Waste Watcher, ogni cittadino ha buttato in media 683,3 grammi di alimenti, rispetto ai 469,4 grammi registrati nell’agosto 2023. Il WWF ha definito il 2023 l’anno peggiore nella lotta allo spreco, con un volume di cibo gettato pari a una superficie più grande della Cina. Un fenomeno alimentato non solo da una cattiva gestione della spesa, ma anche dalla scarsa consapevolezza su cosa possa essere recuperato e riutilizzato.
Despar Nord: oltre 2,5 milioni di pasti donati
Despar Nord ha adottato un approccio concreto per contrastare questo problema, attivando un sistema di recupero degli alimenti nei punti vendita situati in Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Lombardia. Grazie alla collaborazione con oltre 160 associazioni locali, è stato possibile destinare il cibo recuperato alla preparazione di oltre 2,5 milioni di pasti per persone in difficoltà. “Lotta allo spreco e solidarietà vanno di pari passo – sottolinea Francesco Montalvo, amministratore delegato di Despar Nord – e il nostro impegno quotidiano si traduce in un’azione concreta attraverso la partnership con Banco Alimentare e Last Minute Market”. Questa sinergia ha permesso di creare un forte legame tra la rete di vendita e il mondo del volontariato, coinvolgendo tutti i supermercati diretti a insegna Despar, Eurospar e Interspar.
I numeri del recupero: meno rifiuti, meno impatto ambientale
L’impegno di Despar Nord non si limita alle donazioni: per contrastare lo spreco, i prodotti vicini alla scadenza vengono proposti a metà prezzo, incentivando i clienti a un consumo consapevole. Complessivamente, le iniziative messe in campo hanno permesso di evitare la produzione di oltre 1.100 tonnellate di rifiuti, l’equivalente di quasi 2.500 cassonetti colmi. Dal punto di vista ambientale, i benefici sono altrettanto significativi: il cibo salvato dallo spreco ha evitato l’emissione di quasi 4.000 tonnellate di CO₂ e un consumo idrico superiore ai 2 milioni di metri cubi. Inoltre, Despar Nord ha aderito alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), ribadendo il proprio impegno per un futuro più sostenibile.