L’aumento delle tariffe energetiche spinge i prezzi dei beni di largo consumo
Le bollette dell’energia continuano a incidere sul costo della vita, facendo aumentare i prezzi nel carrello della spesa. Secondo le stime preliminari dell’Istat, a febbraio i prezzi al consumo dei beni grocery (alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona) sono saliti del 2,2% su base annua, in accelerazione rispetto al +1,7% registrato a gennaio. Anche l’indice generale dei prezzi al consumo ha subito un incremento, passando dall’1,5% all’1,7%.
A pesare su questa dinamica è stato soprattutto il forte rimbalzo delle tariffe energetiche (+31,5%), oltre all’aumento dei beni alimentari non lavorati (+2,9%) e lavorati (+2,2%).
Interventi del Governo per contenere l’impatto
Per far fronte all’aumento dei costi energetici, il Governo ha varato un decreto energia, che prevede un contributo di 200 euro per le famiglie con ISEE fino a 25mila euro, oltre a misure di sostegno per le PMI e le grandi imprese energivore.
Panorama europeo: Italia tra Germania e Spagna
A livello europeo, l’Italia si posiziona in una fascia intermedia per crescita dei prezzi al dettaglio. A febbraio, la Spagna ha registrato un +3%, la Germania un +2,3%, mentre in Francia i prezzi sono rimasti più stabili, con un incremento dello 0,8%.
Impatto sui consumi: cresce la preoccupazione
Secondo Confcommercio, l’aumento dell’inflazione di febbraio era atteso, sebbene inferiore alle previsioni iniziali. Tuttavia, il prolungarsi della pressione sui prezzi potrebbe penalizzare i consumi delle famiglie, che già mostrano una dinamica fragile, e aumentare i costi per le imprese.
Anche Federdistribuzione sottolinea le difficoltà per il settore retail: “L’aumento delle bollette mette sotto pressione le famiglie e minaccia la sostenibilità economica delle imprese del commercio moderno, che si trovano ad affrontare costi maggiori mentre cercano di tutelare il potere d’acquisto dei consumatori. Le misure per le famiglie economicamente più fragili sono un passo nella giusta direzione, ma è fondamentale agire anche a supporto delle imprese per evitare ripercussioni sull’intero sistema produttivo del Paese”.